Ne L’albero e i sogni in valigia si narra che, in un posto nemmeno poi tanto lontano, esista un albero speciale. Viene chiamato “albero dei sogni” perché secondo una leggenda, è in grado di esaudire i desideri di grandi e piccini. Tutti quelli che si sono addentrati nel bosco in cui si trova e che lo hanno visto, lo descrivono più o meno alto, col tronco robusto e un po’ rugoso. In primavera i suoi rami, allungati come braccia verso il cielo, si vestono di foglie verde smeraldo. Oltre a questo, che lo fa sembrare un albero come tanti altri, non si sa molto. A nessuno importa conoscere a che specie appartenga, o da quanto tempo sia lì, basta solo sapere che è in grado di realizzare i desideri richiesti.
La procedura è abbastanza semplice: bisogna recarsi sotto l’albero, esprimere ardentemente un desiderio, scriverlo su un biglietto, appenderlo con cura a uno dei suoi rami e aspettare con pazienza senza dire nulla a nessuno. Molte persone, nel corso del tempo, si sono affidate alla speranza e sono andate a esprimere i propri sogni sotto l’albero.
Capita però che un giorno qualcuno metta in dubbio questa leggenda…
Elisa Vincenzi
Nata tra le nebbie della pianura mantovana, vive e lavora in provincia di Brescia. Laureata in Scienze dell’Educazione, si specializza in musicoterapia, propedeutica musicale e yoga per bambini. Da sempre appassionata lettrice e frequentatrice di biblioteche e librerie, affianca all’attività in ambito educativo e musicale, quella di scrittrice di testi per l’infanzia. Ama i gatti, ascoltare il vento tra gli alberi e suonare il basso elettrico.
Chiara Bolometti
Cresciuta tra i libri di storia dell’arte del nonno e incantata dalle opere di Hieronymus Bosch da bambina decise che del disegno ne avrebbe fatto un mestiere. Ha frequentato l’Istituto d’arte , un corso della Regione Lombardia per decorazione d’interni e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, in scenografia. Un giorno ha incontrato il mondo della scuola. Ora insegna arte e immagine nella scuola secondaria di Desenzano del Garda e disegna tutto il tempo che resta. Ama le montagne, gli sguardi limpidi e i sorrisi, ascoltare chi porta con sè una storia da raccontare e il sapore delizioso delle piccole cose.
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